Papa Francesco: “Josef Mayr-Nusser fu testimone di Cristo fino all’offerta della sua vita”

Josef Mayr-Nusser è stato un “laico, padre di famiglia, martire, che, fedele alle promesse battesimali, riconobbe solo Cristo come suo Signore, del quale fu testimone fino all’offerta della sua vita”. Lo ha scritto Papa Francesco nella lettera apostolica con cui proclama beato il martire bolzanino. La lettera è stata letta questa mattina nel duomo di Bolzano dal card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che ha presieduto la Messa di beatificazione. “Le testimonianze sul viaggio finale, che fu un vero inferno – ha detto il cardinale nella sua omelia -, mostrano le inaudite sofferenze di Josef, la sua fortezza d’animo e la sua gentilezza. I prigionieri rimasero chiusi nel carro merci per vari giorni senza acqua né cibo, in condizioni igieniche spaventose. A Erlangen il grave logoramento di Josef, non curata dai medici, si aggravò fino a portarlo alla tomba”. Il card. Amato ha inoltre ricordato quanto scritto, 34 anni più tardi, dal soldato tedesco chiamato a scortare il gruppo di prigionieri diretti al campo di concentramento di Dachau, alla moglie di Mayr-Nusser: “Cara signora Mayr, anche se non è molto quel che ora le posso riferire, comunque sono fortemente convinto che ho trascorso 14 giorni in situazioni disumane con un ‘santo’. Ora è il mio grande intercessore presso Dio”.

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