Josef Mayr-Nusser: mons. Muser (vescovo Bolzano-Bressanone), “un beato credibile, provocatorio e scomodo”

“Josef Mayr-Nusser, il nostro nuovo beato, è un vero dono per la nostra terra”. Lo ha detto, al termine della cerimonia di beatificazione il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser. “È un personaggio molto attuale, un cristiano convinto e coerente che ci provoca – ha aggiunto -. Nei suoi scritti incontriamo un uomo che vive nella fede della Chiesa. Lettere, discorsi, relazioni e conversazioni ci mostrano un cristiano che cerca di capire e di interpretare il mondo, la società, l’impegno politico-sociale dei cristiani, e non da ultimo la propria vita, a partire dalla fede”. A Josef Mayr-Nusser stava particolarmente a cuore la formazione della coscienza e “sollecitava i giovani a imparare a distinguere autonomamente tra il bene e il male”. “Che questo nostro beato credibile, provocatorio e scomodo – ha auspicato – possa anche aiutarci a porci in modo sincero e in atteggiamento di perdono e di riconciliazione di fronte al capitolo doloroso, buio e travagliato della nostra storia sudtirolese-altoatesina, caratterizzato da fascismo e nazionalsocialismo. Possano essere vitali tra noi, nella nostra Chiesa locale e nella nostra società quei valori che egli ha vissuto e per i quali è morto”. “Secondo la logica di un sistema distruttivo che disprezzava l’uomo lui ha perso, ma agli occhi di Dio Josef Mayr-Nusser ha vinto!”, ha precisato il vescovo, invitando i fedeli a tenere sempre presente “questa prospettiva di Dio, questa prospettiva pasquale della croce e della resurrezione”.

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