Diocesi: mons. Brollo (emerito Udine) festeggia 60 anni di sacerdozio. Da mons. Mazzocato “un sincero e sentito grazie”

“Non ho mai desiderato né voluto incarichi. Sono stato sempre fedele a questo principio: di sentirmi sempre un mandato. Non ho trafficato per fare una cosa o l’altra. E se sono mandato, faccio quello che riesco, quello che posso”. Così mons. Pietro Brollo, vescovo emerito di Udine, rilegge in un’intervista pubblicata dal settimanale diocesano udinese “La Vita Cattolica”, i suoi primi 60 anni da sacerdote. “Non mi sono mai pentito di essere diventato prete”, racconta mons. Brollo, ricordando la sua “ordinazione alle 5.30 del mattino” nel duomo di Tolmezzo. Parlando della sua vocazione, Brollo rivela che “mi interessava lavorare con i ragazzi, con i giovani. Talvolta mi dicevo che si poteva fare anche senza essere preti, ma sa col passare del tempo non trovavo soddisfazione in questo convincimento. Sono stato tentato anche di farmi Salesiano”. Il vescovo emerito augura alla Chiesa di cui è stato pastore “che riesca a tener fede alla sua cultura impastata anche di fede, di speranza”. E aggiunge: “è importante anche che resti il senso di appartenenza ad una comunità”. L’attuale vescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, in un messaggio al suo predecessore ha voluto esprimere “un sincero e sentito ‘grazie’ per aver risposto alla vocazione ricevuta dedicandosi senza risparmio alla Vigna del Signore” con “60 anni di instancabile ministero” che “ci portano a riconoscere in Lei un servo fedele di Cristo e della Chiesa”.

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