Immigrati: Censis, “senza stranieri interi territori a rischio spopolamento”

“Senza stranieri interi territori a rischio spopolamento”: lo dice oggi il Censis, sulla base di un’analisi realizzata nell’ambito del programma “Fuori dal letargo: soluzioni per una buona crescita”. Secondo il Censis gli immigrati salvano dall’estinzione i comuni più piccoli e frenano il declino demografico nelle città più grandi. In una Italia in declino demografico, “con un numero di nati mai così basso dal 1861, ci sono 841 comuni in cui nell’ultimo quinquennio (2010-2015) la popolazione è cresciuta esclusivamente grazie agli immigrati”, rileva il Censis. In questi comuni, che si trovano in ogni area del Paese e hanno dimensioni diverse, risiedono quasi 13,9 milioni di abitanti, ovvero il 23% della popolazione. Le crescite maggiori si sono verificate a Collegiove nel Lazio (dove la popolazione nei cinque anni è aumentata del 13,3%), Camini in Calabria (+12,8%), Baranzate in Lombardia (+10%). Ma anche 51 comuni con più di 50.000 abitanti negli ultimi cinque anni avrebbero sofferto una contrazione demografica: negli ultimi cinque anni a Bologna la popolazione cresce di 17.010 residenti, ma i cittadini italiani sono 596 in meno e gli stranieri 17.606 in più. A Torino si contano 16.209 residenti in più come risultato di una crescita di 28.780 stranieri e una diminuzione di 12.571 italiani. A Napoli i residenti aumentano di 11.413 unità, frutto di un incremento di 24.340 stranieri e di una diminuzione di 12.927 italiani.

 

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