Beatificazione Josef Mayr-Nusser: card. Amato, “ai giovani questa figura può dire molte cose”, come il coraggio di “difendere la propria identità cristiana”

Sabato prossimo, 18 marzo, nel duomo di Bolzano, il card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, presiederà la Santa Messa di beatificazione di Josef Mayr-Nusser. Su incarico del Papa sarà lui a proclamare il martire bolzanino beato. Intervistato in esclusiva dai settimanali diocesani “Il Segno” e “Katholisches Sonntagsblatt”, il card. Amato ha sottolineato che, quando si è recato da Papa Francesco per presentargli il dossier su Mayr-Nusser, “il Santo Padre ha detto subito: è una figura meravigliosa di laico, che bisogna veramente mettere sugli altari come modello, come ‘Vorbild’ per i cristiani”. Un modello che dice molto anche a noi oggi, chiamati a restare fedeli ai valori del Vangelo di fronte ad una “cultura debole, così superficiale che nega i valori della bontà, della famiglia, del bene, del vero, della bellezza”. “Credo che per i giovani (perché lui era giovane, visto che è morto a 35 anni) – prosegue il card. Amato – questo uomo, possa dire molte cose. Può dire che uno può difendere la propria identità cristiana con serenità senza dare pugni nello stomaco agli altri, mantenendo però la fermezza. E non aver paura di dire ‘no’, di dire no a Hitler e a tutti gli Hitler grandi e piccoli che possono presentarsi nella vita”.

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