L’Amoris Laetitia, pubblicata il 19 marzo 2016, è “il punto di arrivo di un percorso di attento ascolto del popolo di Dio, ma anche il punto di partenza per attivare nuovi processi di riflessione e di formazione per superare quello iato, che esiste e da tutti è sofferto, tra i principi e le prassi. Non si tratta né di contrapporre né d’imporre, ma di tracciare un cammino graduale di crescita, rispettoso della verità sacramentale e della fragilità dell’uomo”. Ad affermarlo è Giuseppe Alcamo, docente di catechetica alla Facoltà teologica di Sicilia, introducendo oggi a Palermo i lavori della X Giornata di catechetica promossa dalla medesima Facoltà. “Siamo di fronte a un pressante invito per un cambio di prospettiva di tutta la vita pastorale – osserva Alcamo -: non dedurre le scelte pastorali da compiere da un ideale calato dall’alto, ma partire sempre dal basso per camminare lungo tutta la vita, per far crescere quel dono di Dio, che all’inizio non ha che i tratti della semente da coltivare e la gratuità della pesca miracolosa”. Alla Chiesa, papa Francesco “chiede con coraggio una rivisitazione dell’amore coniugale e familiare e di impiantare un’azione pastorale rinnovata dalla potenza del Vangelo. Una pastorale che abbia i piedi per terra e lo sguardo verso l’orizzonte, non solo preoccupata di esporre con chiarezza i contenuti della fede e gli obblighi morali, ma soprattutto protesa a far cogliere la bellezza di una fede vissuta, pur dentro la fragilità umana”.