Pace: Focolari, “il nostro Paese è il settimo esportatore di armi al mondo. Stop ad armare le nazioni in guerra”

Un appello per dire stop alle armi italiane nei Paesi in guerra. Lo lancia il Movimento dei focolari che il 14 marzo ha promosso calla Camera dei deputati con il gruppo editoriale Città Nuova il convegno “Scelte di pace. Riconvertiamo l’economia che uccide”. “L’Italia è il settimo  esportatore di armi al mondo – affermano i focolari -. Perché il governo non rispetta le leggi?”. “Come è possibile che un gruppo industriale tedesco produca in Italia nella zona del Sulcis, in Sardegna, bombe destinate a un Paese come l’Arabia Saudita che è a capo di una coalizione impegnata in azioni di guerra nello Yemen? Perché si vendono caccia bombardieri al Kuwait, che fa parte della stessa coalizione impegnata in operazioni belliche condannate dall’Onu? Perché i parlamentari italiani non si uniscono per fermare questa palese contraddizione dello spirito della Costituzione e di una legge dello Stato, la n.185 del 1990? “. Il provvedimento prevede un fondo per la riconversione industriale delle aziende di armi che non viene alimentato da anni, mentre, secondo i focolari, “basterebbe un semplice atto di indirizzo delle commissioni Difesa di Camera e Senato per impegnare l’esecutivo a mantenersi in linea con i valori costituzionali”. Per i focolari “l’impegno quindi non può che continuare nel segno di un forte appello alla coscienza di ognuno”. All’incontro, sostenuto da Amnesty international, Pax Christi, Rete della pace, Banca etica, Iriad hanno partecipato anche diversi parlamentari.

 

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