Migrante morto in treno: domenica a Como momento di riflessione e preghiera in ricordo del giovane

Nel pomeriggio di domenica 19 marzo a Como cittadini italiani e svizzeri, insieme alle comunità migranti del territorio, si ritroveranno per fare memoria del giovane migrante maliano (le cui generalità non sono state diffuse della autorità svizzere) trovato morto, lo scorso 27 febbraio, sul tetto di un treno in transito alla stazione di Balerna in Canton Ticino. A promuovere l’iniziativa sono associazioni e realtà provenienti dai due lati della frontiera: le ticinesi Firdaus, Associazione DaRe, Azione Posti Liberi e la sezione svizzera di Amnesty International insieme alla Caritas di Como, all’Ufficio diocesano Migrantes, alla Rete Como Senza Frontiere e all’ Osservatorio giuridico per i diritti dei migranti. A lanciare per primo l’idea di un momento di preghiera in territorio italiano era stato don Giusto Della Valle, referente Migrantes della diocesi di Como, durante il momento di preghiera organizzato alla stazione di Balerna il 6 marzo scorso. “Purtroppo questa sera non possono essere qua con noi i migranti presenti a Como, alcuni dei quali sono connazionali del giovane rimasto ucciso”, aveva detto il sacerdote. “Sarebbe bello, allora – aveva proseguito – provare ad organizzare qualcosa di simile anche in Italia, coinvolgendo proprio i migranti, insieme a cittadini ed associazioni dei due Paesi”. L’appuntamento è per le 15.15 alla stazione S. Giovanni di Como. Da qui i partecipanti proseguiranno verso l’oratorio di S. Eusebio dove, nei mesi dell’estate 2016, era attiva una mensa per migranti in transito. Alle 16 il momento di riflessione e preghiera che sarà animato dalle comunità migranti del territorio, in collaborazione con i rappresentanti delle diverse religioni (cristiane e musulmane) e delle associazioni partecipanti.

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