Libano: il presidente Aoun incontra il Papa, mentre i cristiani non maroniti chiedono maggior rappresentanza politica

Il presidente libanese Michel Aoun ha incontrato oggi, Papa Francesco nel Palazzo Apostolico in Vaticano. Il capo di Stato, durante la sua visita in Vaticano, ha incontrato anche il Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ed altri officiali della Santa Sede. Si tratta del primo viaggio di Aoun in Europa, dopo la nomina a capo dello Stato libanese, avvenuta lo scorso 31 ottobre 2016. Martedì scorso, riferisce Fides, vescovi e membri autorevoli di Chiese cristiane, presenti in Libano a fianco della preminente Chiesa maronita, si sono incontrati presso la sede dell’eparchia caldea di Beirut e hanno sottoscritto insieme un appello al Presidente Aoun e alle forze politiche libanesi in cui chiedono la garanzia di un’adeguata rappresentanza nelle istituzioni politiche e amministrative per le proprie comunità di fedeli. Alla riunione hanno preso parte esponenti della Chiesa caldea, della comunità cattolica latina e delle Chiese assira, siro-cattolica, siro-ortodossa, copto-cattolica e copto-ortodossa. In particolare, nel documento firmato dai presenti, si dichiara che le Chiese rappresentate dai presenti non appoggeranno alcuna nuova legge elettorale – questione attualmente al centro del dibattito politico libanese – che non contempli la regola di riservare almeno 3 seggi parlamentari a rappresentanti di comunità cristiane diverse da quella maronita. I firmatari dell’appello hanno anche annunciato iniziative e mobilitazioni comuni per ottenere che i membri delle proprie rispettive comunità non vengano discriminati nelle distribuzione di seggi e incarichi in seno alle istituzioni politiche e amministrative del Paese dei cedri. Già lo scorso maggio i Primati delle due Chiese siro-antiochene – il Patriarca siro ortodosso Ignatius Aphrem II e il Patriarca siro cattolico Ignatius Youssif III Younan – avevano sottoscritto un documento comune contenente la richiesta di garantire ai membri delle due comunità cristiane una maggiore presenza negli uffici e negli incarichi pubblici, evitando discriminazioni conclamate o occulte di ogni sorta. Prima ancora, a gennaio, i due Patriarchi avevano sottoposto la stessa richiesta ai propri interlocutori nel giro di consultazioni che avevano realizzato congiuntamente presso i leader delle diverse forze politiche nazionali, in un frangente ancora segnato dalla paralisi elettorale e dalla vacanza della carica presidenziale. Secondo il sistema istituzionale libanese, aggiunge Fides, la carica di Presidente della Repubblica spetta a un cristiano maronita.

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