Etna: Branca (Ingv-Oe), “l’esplosione di oggi un fenomeno poco frequente che capita per l’improvvisa vaporizzazione di acqua o neve con colata lavica”

“Quello che è successo oggi sull’Etna è un piccolo ‘accidente’ che può capitare: si tratta di fenomeni poco frequenti che si verificano per l’improvvisa vaporizzazione di acqua, in questo caso neve, al contatto con la colata lavica, che è molto calda”. Lo spiega al Sir Stefano Branca, responsabile del monitoraggio vulcanologico dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv-Oe), commentando quanto è avvenuto oggi in località Belvedere (bordo occidentale della Valle del Bove), a circa 2700 metri di quota sul mare. L’esplosione c’è stata in corrispondenza del fronte della colata di lava che emerge da una bocca posta alla base del Nuovo Cratere di Sud-Est, a circa 3200 metri di quota sul mare. “Si è creata una sovrapressione per tutto il vapore che si è formato improvvisamente al di sotto della calata lavica che ha fatto da tappo – chiarisce l’esperto -. In questo modo la sovrapressione ha creato l’esplosione con lanci di frammenti di lava”. Può ripetersi il fenomeno? “Devono crearsi queste condizioni particolari, con molta acqua a disposizione o, come nel nostro caso, quando la colata lavica trova una sacca di neve, ma, in generale, sono eventi molto rari. Infatti, quest’inverno ci sono state tante eruzioni sull’Etna, ma finora non era successo niente. Si devono creare proprio situazioni molto particolari che permettono questa grossa vaporizzazione”. Se, infatti, “la vaporizzazione non è grande, la neve si scioglie in una piccola colatina di acqua e fango; oggi, invece, la vaporizzazione è stata più intensa e ha provocato l’esplosione”. Non ci sono, allora, pericoli? “I pericoli sono sempre gli stessi, come quando si va a fare alpinismo sul Monte Bianco. Il rischio c’è, anche se sono eventi rari”.

Quando c’è stata l’esplosione, che ha causato dieci feriti, c’erano anche due colleghi di Branca, presenti in loco per monitorare l’attività eruttiva dell’Etna: “Uno dei due si è ferito lievemente – racconta -, ma si tratta di un graffio”.

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