Diritto allo studio: Msac, bene incremento fondi contro dispersione ma servono integrazione interventi statali-regionali e livelli essenziali di prestazioni comuni a tutte le Regioni

Secondo fonti di stampa, domani le Commissioni istruzione di Camera e Senato licenzieranno i pareri sulla delega relativa al diritto allo studio prevista nella legge 107/2015.  Nell’attesa di leggere i testi definitivi approvati dalle Commissioni, basandosi sulle proposte di parere formulate da deputati e senatori, il Movimento studenti di Azione cattolica (Msac) considera “positiva l’ipotesi di incremento dei fondi (da 10 a 30 milioni) destinati alle borse di studio contro la dispersione scolastica, ma giudica “negativa” la proposta che siano gli enti locali a erogare, in  collaborazione con le scuole, le borse di studio anti-dispersione. Tale disposizione, secondo il Msac, “non  sarebbe congruente sia con le disposizioni relative alla Carta dello studente, sia con la vigente  normativa regionale che prevede l’erogazione di borse di studio per libri e trasporto da parte delle  Regioni”. Auspicabile invece “un’ integrazione degli interventi statali con quelli regionali.  Un’ulteriore criticità è la mancata introduzione di “livelli  minimi essenziali di prestazioni comuni a tutte le Regioni in materia di diritto allo studio”, richiesta da anni dal Forum nazionale delle associazioni studentesche. Di qui l’auspicio che “nei prossimi passaggi del percorso legislativo, le istituzioni competenti possano farsi carico di  questa necessità segnalata dagli studenti”.  Positiva, per il Msac, “la previsione di un raccordo con le regioni per il potenziamento della  tessera dello studente”. Auspicabile, infine “l’istituzione della Conferenza nazionale sul diritto allo studio”.

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