Diocesi: mons. Lorefice (Palermo) mette in guardia da “sedicenti veggenti” o da chi “si dichiara depositario di soprannaturali poteri o rivelazioni”

“Considerato il moltiplicarsi di incontri di preghiera o di testimonianza tenuti da persone, appositamente invitate, appartenenti a nuove realtà ecclesiali non approvate, né riconosciute o verificate dall’autorità ecclesiastica, o da sedicenti veggenti o, ancora, da chi si dichiara depositario di soprannaturali poteri o rivelazioni, dispongo che le iniziative ed inviti vengano previamente sottoposti al discernimento e all’approvazione dell’ordinario del luogo (vescovo, vicario generale, vicari episcopali)”. Lo prevede una nota dell’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, inviata ai presbiteri, ai diaconi, ai membri delle comunità religiose femminili e maschili, ai responsabili delle aggregazioni laicali e a tutti i fedeli laici dell’arcidiocesi che ha emanato disposizioni su iniziative di preghiera, predicazioni e catechesi. “In questo contesto, inoltre, per quanto riguarda la predicazione e la catechesi – aggiunge Lorefice – invito tutti ad osservare fedelmente quanto stabilito dai canoni 766 e 775 §1 del Cic. e dalla Delibera n. 22 del 18 giugno 1985 della Conferenza episcopale italiana. Esorto, infine, soprattutto i presbiteri ad astenersi dal partecipare alle eventuali iniziative non autorizzate e a dissuadere anche i fedeli a prendervi parte”.

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