Migranti: Usmi, a Roma una due giorni su “Migrantes il volto di una Chiesa che si rinnova”

“Migrantes il volto di una Chiesa che si rinnova”: questo il tema di una due giorni che si è svolta a Roma su iniziativa dell’Usmi (Unione superiore maggiori d’Italia) con l’obiettivo di creare una rete di religiose in tutt’Italia che lavora accanto e per i migranti. “Il volto della Chiesa oggi è quello dei poveri e gli emarginati. Un volto che guarda alle periferie e nelle periferie al mondo migrante”, ha detto il direttore Migrantes di Piemonte e Valle d’Aosta, Sergio Durando, sottolineando che il volto di chi sta accanto ai migranti è il volto di chi “cerca l’incontro e il dialogo con chi vive accanto a noi”.

Durante il convegno la presentazione del “Progetto Migranti” dell’Uisg (Unione internazionale delle superiori generali) che come iniziativa “di rete” ha creato – ha detto suor Florence de la Villeon – una comunità intercongregazionale e internazionale in Sicilia composta da 10 suore. L’Uisg vuole promuovere un servizio di “mutuo aiuto e solidarietà tra le religiose impegnate con i migranti”. “I migranti – ha sottolineato il direttore Migrantes del Lazio, mons. Pierpaolo Felicolo – sono un segno di conversione per tutti” e ha evidenziato, portando l’esperienza della diocesi di Roma, la presenza di 150 centri pastorali di 65 nazionalità diverse. “Trovarci insieme per condividere il nostro vissuto, tra i fratelli e le sorelle immigrati, ci fa riscoprire il valore della nostra vita, della nostra testimonianza del Vangelo e vivifica la rete, che stiamo costruendo tra noi, sul territorio italiano”, ha detto concludendo l’incontro la responsabile Usmi, suor Ornella Simioni.

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