Ue: Tajani (Parlamento), “60° Trattati occasione per avvicinare cittadini e casa comune”. A Strasburgo Tusk, Gentiloni e Juncker

(Strasburgo) “Non possiamo limitarci a una cerimonia formale per ricordare quelli che sono stati i migliori 60 anni nella storia dell’Europa libera. L’anniversario della firma dei Trattati di Roma deve essere prima di tutto l’occasione per riavvicinare l’Europa ai cittadini. La migliore risposta al populismo è lavorare insieme per risposte concrete alle loro preoccupazioni, la disoccupazione, la sicurezza, l’immigrazione. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno dell’unità europea. L’Ue va cambiata, non indebolita”. Lo afferma da Strasburgo, dove è in corso la plenaria dell’Europarlamento, il presidente Antonio Tajani: domani l’emiciclo ospiterà un dibattito sulle conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo in vista della Dichiarazione di Roma del 25 marzo. Al dibattito con gli europarlamentari prenderanno parte il primo ministro italiano Paolo Gentiloni, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, il vice primo ministro maltese Louis Grech (Malta detiene la presidenza di turno del Consiglio dei ministri Ue) e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Il dibattito sul futuro dell’Europa si è aperto quest’anno con l’adozione di tre Rapporti del Parlamento – Verhofstadt, Bresso-Brok e Berès-Böge – a cui ha fatto seguito la presentazione del Libro bianco della Commissione e la discussione all’ultimo Consiglio europeo. A Roma, il 25 Marzo, è prevista la firma di una dichiarazione solenne dei Paesi Ue (Regno Unito escluso) e dei vertici delle istituzioni europee.

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