Sostentamento clero: mons. Russo (Apsa), “etica della gestione è responsabilità”

“Non sempre le nostre strutture sono attrezzate per competere con il mercato, e anche laddove fosse possibile, potrebbe non essere necessario”. Lo ha detto monsignor Giuseppe Russo, sottosegretario dell’Apsa, intervenuto al convegno degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, in corso a Roma fino a domani. Riguardo alla gestione del patrimonio immobiliare, la tesi del sottosegretario, è utile creare sul territorio “congrue alleanze, collaborazioni, intese”, come già si fa ad esempio con gli uffici tecnici delle diocesi o con alcuni uffici pastorali. Tale modo di procedere, secondo Russo, “avrebbe il doppio vantaggio di condividere competenze e strumenti e di testimoniare uno stile ecclesiale ben preciso”, anche tramite “accorpamenti”, se necessari. “L’etica della gestione – ha spiegato il sottosegretario dell’Apsa – non riguarda solo l’onestà, la trasparenza, il rigore”: occorre “lealtà, impegno e creatività, non per spregiudicate operazioni economico-finanziarie, ma per intuire e prevedere gli scenari immobiliari più favorevoli e formulare più ipotesi di lavoro” attraverso le quali avviare poi progetti, partendo dalla “mappatura” dei patrimoni e del territorio. “L’etica della gestione, in una parola, è responsabilità”, ha concluso Russo, e comporta “la capacità di coniugare consapevolezza e apprendimento, azione e verifica, autonomia e confronto, prudenza e creatività”.

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