Giordania: Agenzia italiana cooperazione allo sviluppo in visita al Centro “Nostra Signora della Pace” di Amman

Una delegazione dell’Ambasciata d’Italia in Amman e della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli affari esteri italiano è stata ricevuta il 9 marzo presso il Centro di Nostra Signora della Pace per visitare il laboratorio di protesi ortopediche e il servizio di riabilitazione, presso la sezione di fisioterapia del Centro, e per far visita anche al “Giardino della Misericordia”, progetto voluto da Papa Francesco per aiutare le famiglie di rifugiati iracheni. Durante la visita, riferisce oggi il Patriarcato latino di Gerusalemme, la Delegazione guidata da Giovanni Brauzzi, ambasciatore d’Italia in Giordania e da Pietro Sebastiani, Direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, “ha apprezzato il buon funzionamento dei servizi di protesi ortopediche, di riabilitazione e dei numerosi servizi di alta qualità che il Centro fornisce”. Fondato nel 2015 grazie alle sovvenzioni dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, il Centro aiuta molte persone mutilate o affette da paralisi in seguito a traumi di guerra o ad incidenti, fornendo loro protesi su misura. La visita è proseguita nella sezione di psicoterapia, che ospita molti bambini disabili e si è conclusa con una breve tappa sul cantiere del Giardino della Misericordia.

Nel corso di una riunione, i rappresentanti italiani e del Patriarcato hanno sottolineato “l’urgenza di continuare a intraprendere iniziative a favore dei profughi iracheni, ben consapevoli delle difficoltà che incontrano, per lo più, a prendere in considerazione un ritorno nel loro paese, nel quale non hanno più fiducia”. Il vicario episcopale per la Giordania, mons. William Shomali, ha espresso gratitudine per l’azione svolta dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e per la partecipazione mostrata alla sofferenza dei rifugiati. Il patriarca emerito, Fouad Twal, ha concluso la visita sottolineando che l’attenzione e la vicinanza espressa dal Governo italiano, dalla Chiesa e dai singoli benefattori nei confronti dei rifugiati e delle persone con disabilità “hanno notevolmente contribuito a rafforzare la solidarietà al Centro, come in altri istituzioni gestite dalla Chiesa cattolica; solidarietà che è un linguaggio concreto: tutti possono comprenderlo, qualunque sia la loro religione”.

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