Corea del Sud: mons. Lazzaro You (Daejeon), “nuovo presidente sia uomo di dialogo, di comunione e di pace”

Uomo di dialogo, rispettoso dei diritti umani. Mons. Lazzaro You Heung-sik, vescovo di Daejeon, la diocesi coreana che due anni fa in agosto ha ospitato papa Francesco, delinea l’identikit del nuovo presidente della Corea del Sud dopo che la ex leader sudcoreana Park Geun-Hye, travolta da uno scandalo di potere e corruzione, è stata costretta la scorsa settimana con una sentenza della Corte Costituzionale a lasciare al Casa blu e dimettersi. Non si è ancora decisa la data delle nuove elezioni. La legge coreana prevede che quando un presidente viene deposto, entro 60 giorni si deve scegliere il nuovo. “Noi – dice Lazzaro You – come vescovi ed io personalmente come presidente di Giustizia e pace, anche prima della deposizione della presidente e del giudizio della Corte abbiamo fatto alcune dichiarazioni, dicendo che ci vuole una democrazia giusta e per democrazia giusta intendiamo una politica che sappia mettere al centro il valore dell’uomo”. Il nuovo presidente – aggiunge il vescovo You – “deve essere un uomo di dialogo e di comunione, capace di prendere dentro tutti. Deve essere aperto, democratico, rispettoso dei diritti umani”. Lazaro You fa poi notare come la penisola coreana stia diventando un terreno altamente rischioso nella corsa al riarmo, crocevia delicatissimo tra la Cina e gli Stati Uniti, con una Corea del Nord che lascia il mondo con il fiato sospeso. Per questo “il nuovo presidente deve essere uomo di pace, di dialogo, un uomo capace di prediligere gli accordi diplomatici alla corsa alle armi”. E poi, conclude, “chi ha sbagliato, chi con il potere e la corruzione ha fatto tanto male, deve riconoscere l’errore commesso, pentirsi e chiedere perdono. Noi avremo misericordia, perché solo la misericordia sarà la nostra via per un futuro di vera democrazia, di giustizia e di pace”.

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