Anziani: Patriarca (deputato), legge invecchiamento attivo riconosce i circa 700mila che svolgono volontariato

“Abbiamo avviato il percorso in Commissione Affari sociali e siamo finalmente passati alla fase delle audizioni. Spero che il testo venga approvato rapidamente, passi in Senato e arrivi all’approvazione definitiva entro la fine della legislatura”. Lo ha detto oggi a Roma Edoardo Patriarca, presidente Centro nazionale volontariato e autore della proposta di legge “Misure per favorire l’invecchiamento attivo della popolazione attraverso l’impiego delle persone anziane in attività di utilità sociale e le iniziative di formazione permanente”, attualmente a Montecitorio. Nel suo intervento alla conferenza stampa di presentazione del convegno “Anziani una risorsa per il Paese” (Camera dei deputati – 20 marzo), Patriarca spiega che la legge “va nella direzione di riconoscere e sostenere quello che già c’è: la presenza dei circa 700mila anziani attivi e presenti nel volontariato. Una legge che ho costruito soprattutto ascoltando e che finalmente non vede più l’anzianità come un problema ma come un percorso di vita, un periodo nel quale si desidera ancora essere presenti, progettare la vita giorno per giorni e darsi da fare per gli altri”. Precisando che il testo mira a “promuovere l’attività volontaria, fondata sulla gratuità, di persone che hanno concluso il loro percorso lavorativo”, Patriarca aggiunge: “introduciamo però la possibilità di forme di riconoscimento della bontà di queste azioni”. Non si tratta, chiarisce, di “una sorta di servizio civile per gli anziani, ma piuttosto dell’ipotesi che Comuni o imprese offrano benefit come buoni pasto o sconti per partecipare ad attività ricreative e culturali”. Fondamentale, sottolinea, la “costruzione di relazioni” legata a queste “attività di utilità sociale”. Di qui il sostegno ad “un protocollo d’intesa con il Miur che riconosca i percorsi di formazione permanente esistenti sul territorio” e l’invito agli istituti superiori “a valorizzare, attraverso incontri, le competenze di artigiani, professionisti, medici in pensione, preziosissime ma spesso dimenticate”.

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