Agromafie: Moncalvo (Coldiretti), “Italia leader nei controlli, ma servono nuove regole”

Con oltre 200mila controlli nel 2016 l’Italia è un Paese leader nel campo della qualità e della sicurezza alimentare. Ma il fenomeno delle agromafie è così in crescita che “senza un adeguato apparato di regole penali e di strumenti in grado di rafforzare l’apparato investigativo, l’enorme sforzo messo a punto dalla macchina dei controlli apparirà sempre insufficiente”. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, in occasione della presentazione del Rapporto 2017 elaborato dalla stessa organizzazione e dall’Eurispes. Per Moncalvo “bisogna al più presto portare all’esame del Parlamento il testo della Commissione Caselli per la riforma dei reati agroalimentari”, valutando anche l’ipotesi di un decreto-legge. “Le agromafie – ha sottolineato il presidente della Coldiretti – vanno contrastate nei terreni agricoli, nelle segrete stanze in cui si determinano i prezzi, nell’opacità della burocrazia, nella fase della distribuzione dei prodotti che percorrono centinaia e migliaia di chilometri prima di giungere al consumatore finale, ma soprattutto con la trasparenza e l’informazione dei cittadini”. “Per l’alimentare – ha detto ancora Moncalvo – occorre vigilare sul sottocosto e sui prodotti low cost, dietro i quali spesso si nascondono ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità se non l’illegalità o lo sfruttamento”, così come per le importazioni “occorre stringere le maglie larghe della legislazione, a partire dall’obbligo generalizzato di indicare in etichetta la provenienza degli alimenti e di rendere pubblici gli elenchi delle aziende che importano da Paesi extracomunitari”.

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