Servizio civile: 500 giovani al raduno nazionale di Lamezia. Gli interventi di mons. Cantafora e don Soddu

“Come san Massimiliano, andate controcorrente con il vostro servizio, rispetto a una società che premia l’apparenza e l’indifferenza per chi soffre, che insegue il successo individuale, dimenticandosi di far parte dell’unica famiglia umana. Grazie perché con la vostra scelta ricordate che un seme di solidarietà e amicizia viene piantato giorno per giorno nella nostra terra. Il vostro incontro nazionale qui a Lamezia è un evento che resta nella storia della nostra comunità”. A dirlo è stato ieri il vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora, rivolgendosi agli oltre cinquecento giovani da tutta Italia giunti a Lamezia Terme in occasione del dodicesimo raduno nazionale dei giovani del Servizio civile. Per il presule “un servizio civile strutturato, doveroso e forse anche obbligatorio, sarebbe un investimento grande di cittadinanza solidale utile alla nostra società sempre più chiusa e paurosa, indifferente e ‘respingente’”. Mons. Cantafora ha parlato poi di san Massimiliano che “rifiutò il servizio militare sia per non compiere un atto di culto verso gli imperatori romani che volevano essere adorati come ‘divinità’, sia perché la carriera nell’esercito comportava la commissione di atti di violenza, di uccisioni e di devastazioni”.

“L’obiezione di coscienza di san Massimiliano si fonda sul rifiuto di commettere qualsiasi violenza, perché la violenza tradisce il Vangelo”. Come Massimiliano, “così i giovani che scelgono il servizio civile, fino a ‘ieri’ come obiettori di coscienza e ‘oggi’ come volontari, raccontano la loro scelta di pace, servizio e responsabilità civile ad altri giovani”. “Il Signore vi benedica e vi sostenga nel vostro impegno giovanile di servizio”, ha concluso mons. Cantafora augurando ai giovani di “poter migliorare il mondo evitando la forza della violenza, ma attraverso l’amore. Siate felici, e non arrendetevi il giorno in cui vi costerà obbedire alla vostra coscienza”. Alla concelebrazione eucaristica, animata dai giovani della Pastorale giovanile diocesana, hanno preso parte i responsabili del Servizio civile nazionale che hanno partecipato al raduno lametino. “Gridate la speranza con la vostra vita, nel servizio agli ultimi”, ha detto il direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu, a conclusione della celebrazione esortando i volontari “a guardare agli ultimi come a coloro che ci cambiano la vita”.

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