Papa Francesco: messa a santa Maddalena di Canossa, “Gesù si è fatto peccato”. “Parlare dei peccati altrui è una cosa brutta”

Roma, 12 marzo 2017: Papa Francesco visita la parrocchia di Santa Maddalena di Canossa, in borgata Ottavia (Siciliani-Gennari/SIR)

Tra la trasfigurazione e la resurrezione “ci sarà un altro volto di Gesù: ci sarà un volto non tanto bello; ci sarà un volto brutto, sfigurato, torturato, disprezzato, insanguinato dalla corona di spine…”. Lo ha detto il Papa nell’omelia pronunciata, a braccio, ieri pomeriggio, durante la visita alla parrocchia di Santa Maddalena di Canossa, in Borgata Ottavia. “Tutto il corpo di Gesù sarà proprio come una cosa da scartare”, ha proseguito Francesco: “Due trasfigurazioni e in mezzo Gesù Crocifisso, la croce”. “Dobbiamo guardare tanto la croce!”, l’invito: “È Gesù, il Figlio di Dio, Dio stesso, nel quale il Padre si compiace: lui si è annientato per salvarci! E per usare una parola troppo forte, troppo forte, forse una delle parole più forti del Nuovo Testamento, una parola che usa Paolo: si è fatto peccato”. “Il peccato è la cosa più brutta”, ha commentato il Papa: “Il peccato è l’offesa a Dio, lo schiaffo a Dio, è dire a Dio: ‘Tu non mi importi, io preferisco questo…’. E Gesù si è fatto peccato, si è annientato, si è abbassato fino a lì… E per preparare i discepoli a non scandalizzarsi di vederlo così, in croce, ha fatto questa trasfigurazione”. “Noi siamo abituati a parlare dei peccati altrui”, ha detto Francesco: “È una cosa brutta… Invece di parlare dei peccati altrui, non dico di farci peccato noi, perché non possiamo, ma di guardare i nostri peccati e lui, che si è fatto peccato”. “Questo è il cammino verso la Pasqua, verso la Risurrezione”, ha concluso il Papa: “Con la sicurezza di questa trasfigurazione andare avanti; vedere questo volto tanto luminoso, tanto bello che sarà lo stesso nella Risurrezione e lo stesso che troveremo in Cielo, e anche vedere quest’altro volto, che si è fatto peccato, ha pagato così, per tutti noi. Gesù si è fatto peccato, si è fatto maledizione di Dio per noi: il Figlio benedetto, nella Passione è diventato il maledetto perché ha preso su di sé i nostri peccati. Pensiamoci, a questo. Quanto amore! Quanto amore! E pensiamo anche alla bellezza del volto trasfigurato di Gesù che incontreremo in Cielo. E che questa contemplazione dei due volti di Gesù – quello trasfigurato e quello fatto peccato, fatto maledizione – ci incoraggi ad andare avanti nel cammino della vita, nel cammino della vita cristiana. Ci incoraggi a chiedere perdono per i nostri peccati, a non peccare tanto… Ci incoraggi soprattutto ad avere fiducia, perché se lui si è fatto peccato è perché ha preso su di sé i nostri. E lui è disposto sempre a perdonarci. Soltanto, dobbiamo chiederlo”.

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