In un altro mondo: Agatiello, “nelle Filippine ho scoperto valori che da questa parte del mondo non abbiamo più voglia di curare”

“Un mese a Roxas, nelle Filippine, a contatto con le realtà Caritas, seduto accanto a chi ha visto l’inferno nell’occhio di un ciclone, è stato un viaggio dal valore inestimabile”. Così Ivan Agatiello, giovane materano, ricorda l’esperienza vissuta nell’estate 2016 grazie al progetto “In un altro mondo” promosso da Conferenza episcopale italiana (Cei) e Caritas Italiana. “Mi viene in mente una sola parola per provare a racchiudere una valigia piena zeppa di emozioni vissute in quei luoghi: ‘umano’”, prosegue Agatiello, rivelando che “lì, tra l’infinito verde delle isole e gli occhi vivi della gente dei baranggay, ho scoperto valori che da questa parte del mondo non abbiamo più voglia di curare, di accudire”. Sono “l’amore verso la propria Terra, il rispetto verso la vita, la condivisione di ogni bene con il resto degli uomini”, spiega il giovane. “Ho visto bambini senza scarpe sorridere di gusto, uomini senza un soldo in tasca ringraziare la natura per i suoi doni, donne stanche ritrovare le forze nell’abbraccio della propria famiglia”, aggiune Agatiello, osservando che “non è stato un viaggio in un Paese diverso” ma “piuttosto atterrare su un altro pianeta, come il nostro, ma indietro di secoli”. “Grazie a quella Terra viva ed ospitale. Grazie a quegli occhi – conclude – che non mi hanno mai fatto sentire diverso, a quelle mani che mi hanno accolto come se mi conoscessero da sempre”.

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