60° Trattati di Roma: Mcl, “rilanciare e affrontare insieme i grandi problemi che attanagliano l’Ue”

L’Mcl si interroga sul futuro dell’Unione europea. Il Consiglio generale del Movimento cristiano lavoratori dedicherà la mattina del 25 marzo a una riflessione sul 60° Anniversario dei Trattati di Roma, firmati in Campidoglio nel 1957. Un tema caro al Movimento e a quanti auspicano “un rilancio dell’iniziativa dei Padri fondatori. Un’Europa unita e solidale”. Per Carlo Costalli, presidente di Mcl, “occorre rilanciare ulteriormente e affrontare insieme i grandi problemi che attanagliano l’Europa: dall’integrazione dei migranti all’economia, dal lavoro giovanile alla sicurezza, la formazione professionale, la tutela dei diritti, le vecchie e nuove povertà, le tutele sindacali”. L’obiettivo è “governare questi macro fenomeni che toccano tutti indistintamente per trovare le ragioni comuni di un nuovo stare insieme”. Il primo dei Trattati di Roma istituiva la Comunità economica europea (Cee), il secondo la Comunità europea dell’energia atomica (Euratom). Gli Stati firmatari: Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi. La cerimonia avvenne in Campidoglio. Per l’Italia firmarono il presidente del Consiglio Antonio Segni e il ministro degli Affari esteri Gaetano Martino. Dopo le ratifiche da parte degli ordinamenti nazionali, il 1° gennaio 1958 i due Trattati entrarono in vigore. Info: www.mcl.it.

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