Tratta: Saluzzo, domani una studentessa di origine nigeriana racconta la sua esperienza durante l’evento “Questo è il mio corpo”

Una studentessa di origine nigeriana, costretta a prostituirsi in Italia, racconterà per la prima volta la sua storia nel corso dell’evento “Questo è il mio corpo” che si svolgerà domenica 12 marzo, a Saluzzo, per iniziativa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. “I volontari delle unità di strada provenienti da Catania della Comunità Papa Giovanni XXIII – si legge in una nota – il 3 gennaio 2017 si sono finti clienti di una prostituta per salvarla. Si tratta di K., studentessa di origine nigeriana, che stava frequentando l’università e che era stata poi messa in strada con l’uso della violenza”. All’evento, che sarà ospitato dalle 18 alle 19.45 presso il teatro Politeama, interverranno anche il vescovo di Saluzzo, monsignor Giuseppe Guerrini, e il presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, Paolo Ramonda. Oltre alla testimonianza della studentessa, che parlerà a volto coperto, sono in programma proiezioni di video, interventi e le performance della corale “J4joy”, gruppo giovanile costituito da un centinaio di coristi provenienti da molte parrocchie della diocesi di Saluzzo, e dell’artista Paolo Alessandro. Alle 19 verrà presentata la campagna “Questo è il mio corpo”, iniziativa nazionale di sostegno alle proposte di legge che affrontano il tema della tratta delle donne contrastando la domanda del sesso a pagamento.

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