Papa alla borgata Ottavia: padre Spinello (parroco), “gli chiederò di pregare per le vocazioni, ne abbiamo bisogno”

“Partirò da una consegna – ‘conferma i tuoi fratelli nella fede’ – per poi formulare una speranza: Signore, dacci tante vocazioni, ne abbiamo bisogno”. Ad anticipare, in un’intervista al Sir, cosa dirà al Papa, quando verrà domani in visita alla sua parrocchia, è padre Giorgio Spinello, da dieci anni alla guida di Santa Maddalena di Canossa, periferia Nord Ovest della Capitale. In questi dieci anni padre Giorgio ha avuto la gioia di vedere maturare le vocazioni di un 49enne, ora diacono, e di un ragazzo di 25 anni che riceverà l’ordinazione sacerdotale quest’anno. Ma le situazioni ferite che si incrociano in una periferie sono tante: “Ci sono i malati, le persone che hanno perso il lavoro, i giovani che lo cercano”, l’elenco solo parziale stilato dal parroco. C’è il disagio di un quartiere-dormitorio, in cui mancano punti di aggregazione. Così, solo la parrocchia e la Prefettura sono gli unici punti di riferimento. “Servirebbe una presenza maggiore delle istituzioni”, la richiesta del religioso. “Noi abbiamo l’oratorio, dove portiamo avanti un’azione educativa che offre ai giovani proposte per la loro vita”. Perché la povertà non è fatta solo di carenza di cose materiali, ma di progetti. La parrocchia, su invito del parroco, si è preparata all’incontro con Francesco tramite tre giorni di adorazione eucaristica. “Fare entrare tutti non sarà possibile”, prevede padre Giorgio. Santa Maddalena di Canossa è la terza parrocchia romana visitata dal Papa dall’inizio di quest’anno – dopo Santa Maria a Setteville di Guidonia (15 gennaio) e Santa Maria Josefa del Cuore di Gesù (19 febbraio) – e la quattordicesima in quattro anni di pontificato.

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