Papa a Milano: Giacomo Poretti, “insegnaci non ad essere i primi, ma a diventare migliori”

“Quando vieni a Milano, Papa Francesco, insegnaci una cosa: che non è importante essere i primi. L’importante è diventare migliori”. Giacomo Poretti conclude così la terza video-lettera, diffusa oggi su www.papamilano2017.it, in preparazione alla visita del Papa a Milano (25 marzo). Nel video Poretti continua a stigmatizzare vizi e virtù dei suoi concittadini. Dopo aver parlato dell’accoglienza riservata dalla città agli stranieri e ironizzato sull’attitudine meneghina a essere sempre in movimento, questa volta l’attore del famoso trio “Aldo, Giovanni e Giacomo” mette garbatamente alla berlina l’operosità dei milanesi e la loro ansia a voler primeggiare. “Per rendere più comprensibile i concetti al Papa argentino – viene sottolineato in una nota -, l’attore prova a tradurre alla sua maniera in spagnolo espressioni milanesi, cita bizzarrie ed eccessi. Racconta, ad esempio, di bambini superindaffarati puniti con lezioni supplementari d’inglese per aver mancato un rigore o addirittura iscritti a corsi di stenografia etrusca solo per placare il desiderio dei loro genitori a eccellere”.

Autoprodotte dallo stesso Poretti con uno smartphone nel salotto di casa, le “letterine” – come ama definirle lo stesso autore – hanno “un tono confidenziale e tenero – osserva don Davide Milani, responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Milano -, come fossero i messaggi di saluto di un figlio a un papà che torna da un lungo viaggio, e vogliono dare il benvenuto al Papa, presentandogli, ogni settimana un aspetto diverso della città e dei suoi abitanti”.

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