Koinè 2017: mons. Pompili (Rieti), “grazie per l’attenzione verso le centinaia di chiese gravemente distrutte dal sisma”

“La vostra generosa attenzione contribuisce ad affrontare uno dei problemi più rilevanti posti dal sisma. Solo nelle zone di Amatrice ed Accumoli sono oltre 100 le chiese gravemente distrutte e la messa in sicurezza e la ricostruzione sono processi che richiederanno anni”. Lo ha affermato questa mattina a Vicenza il vescovi di Rieti, monsignor Domenico Pompili, all’inaugurazione di Koinè 2017, dove è intervenuto in rappresentanza delle comunità terremotate del Centro Italia per ricevere dalle mani di alcuni espositori presenti doni per la ricostruzione delle chiese distrutte. Ringraziando il vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol, i responsabili di Ieg, che organizza la rassegna, e i produttori per l’invito e i doni ricevuti, mons. Pompili ha sottolineato come “dopo la ricostruzione dei legami sociali e dell’economia di un territorio che già soffriva le conseguenze di un progressivo spopolamento, la distruzione ‘di massa’ delle chiese soprattutto nella zona del cratere è un’ulteriore ferita per le comunità che, intorno ad esse, si riunivano e si riconoscevano e la ricostruzione dei beni artistici cui voi contribuite è anche, e soprattutto, ricostruzione degli spazi pubblici e di incontro di cui le chiese sono simbolo”. Al vescovo sono stati donati paramenti liturgici, calici, patene, arredi per le aule di culto, immagini sacre, impiantistica, offerti da oltre 100 produttori, di cui 60 hanno materialmente consegnato il proprio dono; altri hanno promesso la fornitura d’impianti di amplificazione o campane o elementi per l’edilizia.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa

Informativa sulla Privacy