Fossa comune in Irlanda: mons. Neary (Tuam), “la verità emerga in modo chiaro e obiettivo”. “Impariamo dal passato perché queste ingiustizie non si ripetano”

“Vi è urgente bisogno di un’inchiesta per esaminare tutti gli aspetti della vita a quel tempo, allargando il focus da una particolare congregazione religiosa e affrontando il tema dei ruoli e delle interrelazioni tra Chiesa, Stato, enti locali e la società in generale. Questo approccio dovrebbe assicurare che la verità emerga, per quanto sgradevole possa essere”. In questo modo “saremo in grado di procedere davvero. La speranza è che il report della Commissione faccia emergere la verità in modo chiaro e obiettivo”. Il monito e l’auspicio sono di monsignor Michael Neary, arcivescovo di Tuam, la cittadina irlandese dove alcuni anni fa è stata scoperta in una ex casa di suore una fossa comune in cui sono stati ritrovati almeno 800 corpi di bambini. Nell’omelia – inviata al Sir – della Messa celebrata questa sera nella cattedrale dell’Assunzione, il presule ricorda la vicenda “straziante” della Mother and Baby Home a Tuam. “Possiamo solo tentare di capire lo sconvolgimento emotivo sofferto dalle madri”, afferma, e occorre “tentare di spiegare, ma non giustificare, ciò che è accaduto nel nostro non lontano passato collettivo” chiedendosi come la società irlandese, “che pretendeva di essere definita dai valori cristiani” possa essersi comportata in questo modo verso i più vulnerabili. “Vorrei scusarmi di nuovo per il dolore causato dalle mancanze della Chiesa”, le parole di mons. Neary, quando “questi bambini e le loro madri non sono stati accolti, né voluti né amati”. Quindi il riferimento al presente: “Ancora oggi ci circondano enormi sfide su come ci prendiamo cura delle persone svantaggiate. Negli anni a venire la nostra società attuale sarà inevitabilmente sottoposta a esame e molto probabilmente sarà giudicata carente in molti aree nelle quali al momento siamo ciechi. Dobbiamo imparare dal passato – la conclusione del presule – per evitare simili ingiustizie oggi, e per informare le generazioni future”.

 

 

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa

Informativa sulla Privacy