Kenya: Magis (ong), “emergenza siccità, gli aiuti dei gesuiti alla popolazione”

“Da alcuni mesi, il Kenya sta vivendo una drammatica siccità. La carenza di precipitazioni, aggravate anche dai sempre più rapidi cambiamenti climatici, hanno dato vita a una situazione di emergenza in 23 delle 27 contee del Paese. Si stima che 2,7 milioni di persone e migliaia di capi di bestiame siano interessati dalla carenza idrica”. È l’ allarme lanciato dal Magis, a nome della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù, che sostiene gli sforzi di soccorso messi in atto dai gesuiti keniani. Da anni, i gesuiti del Kenya, attraverso il Jesuit Hakimani Center, un’organizzazione impegnata nella promozione di uno sviluppo sostenibile in Africa orientale, hanno attivato progetti di formazione agricola e alimentare e sono impegnati in un’azione di advocacy per contenere gli effetti dei cambiamenti climatici. Allo stesso modo, in questa fase di emergenza, stanno cercando di raggiungere le contee più colpite per fornire aiuto materiale alla popolazione e al bestiame (fonte primaria di vita per le comunità e per l’economia locale). Il primo intervento dei gesuiti si è concentrato, in particolare, nella parrocchia di Salawa, dove sono state portate derrate alimentari. La comunità è stata duramente colpita dalla siccità che ha prosciugato i pozzi, seccato i raccolti e ucciso molti animali. La gente, per procurarsi l’acqua, scava pozzi improvvisati che, spesso, crollano seppellendo uomini, donne e bambini. La scarsità di risorse ha poi riacceso il conflitto tra le comunità locali che vivono sul territorio. Anche i vescovi del Kenya hanno chiesto aiuto perché “il numero delle famiglie colpite è enorme”  e “la carestia rischia di diventare un disastro umanitario”.

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