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Cresce il tasso di povertà in Argentina: nei primi 9 mesi del 2016 sarebbe, infatti, passato dal 29% al 32,9%. È quanto certifica l’Osservatorio sul disagio sociale dell’Università Cattolica Argentina (Uca) nel rapporto presentato ieri. Si parla di 1,5 milioni di “nuovi poveri” e di oltre 600mila persone in situazione d’indigenza, cioè 13 milioni di argentini colpiti da povertà.
“La disuguaglianza persistente e la povertà strutturale – affermano i ricercatori dell’Uca – sono il risultato di un modello economico e produttivo concentrato e squilibrato, con conseguenze di esclusione e disuguaglianze a livello sociale e occupazionale”. Ad aggravvare “lo scenario di crisi e la recessione per ampi settori sociali sarebbero stati – spiega Agustin Salvia, direttore dell’Osservatorio dell’Uca – l’impatto della svalutazione operata dal governo e le misure decise contro l’inflazione. E ancora: il contesto internazionale non favorevole e il ritardo degli investimenti annunciati nel settore pubblico e privato”.