Papa Francesco: udienza, “anche tutti noi conosciamo le tentazioni di tornare indietro, tutti!”

“Anche tutti noi conosciamo le tentazioni di tornare indietro, tutti!”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata alla Quaresima come “cammino di speranza”, ha citato il cammino degli israeliti dall’Egitto, raccontato dalla Bibbia nel libro dell’Esodo, in cui nonostante le “tentazioni” il Signore “rimane fedele e quella povera gente che, guidata da Mosè, arriva alla Terra promessa”. “Il punto di partenza è la condizione di schiavitù in Egitto, l’oppressione, i lavori forzati”, spiega Francesco a proposito dell’esodo: “Ma il Signore non ha dimenticato il suo popolo e la sua promessa: chiama Mosè e, con braccio potente, fa uscire gli israeliti dall’Egitto e li guida attraverso il deserto verso la Terra della libertà”. “Durante questo cammino dalla schiavitù alla libertà, il Signore dà agli Israeliti la legge, per educarli ad amare Lui, unico Signore, e ad amarsi tra loro come fratelli”, ha ricordato il Papa: “La Scrittura mostra che l’esodo è lungo e travagliato: simbolicamente dura 40 anni, cioè il tempo di vita di una generazione. Una generazione che, di fronte alle prove del cammino, è sempre tentata di rimpiangere l’Egitto e di tornare indietro”. Nonostante ciò, ha fatto notare Francesco, “tutto questo cammino è compiuto nella speranza: la speranza di raggiungere la Terra, e proprio in questo senso è un ‘esodo’, un’uscita dalla schiavitù alla libertà”.

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