Obiezione di coscienza: Gontero (Agesc) sull’Ospedale San Camillo, “un diritto e un bene per tutti”

“L’obiezione di coscienza è un diritto e un bene per tutti”. Lo scrive in una nota Roberto Gontero, presidente dell’Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche), a proposito del bando dell’Ospedale San Camillo di Roma per l’assunzione di due medici non obiettori per praticare l’interruzione volontaria della gravidanza. Una vicenda che “interroga anche noi, genitori cattolici”. In base a quanto previsto dall’ospedale, spiega Gontero, “l’obiezione di coscienza configurerebbe un inadempimento del contratto, con la conseguenza che il medico potrebbe essere licenziato”. Oltre “ad essere evidentemente discriminatorio e a essere in contrasto con quanto stabilito dalla legge in vigore e con un diritto costituzionalmente garantito – sottolinea Gontero –, tale concorso crea un pericoloso precedente, che potrebbe portare alla riduzione – e persino alla scomparsa – di personale obiettore in luoghi eticamente sensibili”. Un’“evoluzione”, aggiunge, che desta una “seria preoccupazione: il cattolico infatti sa che non può rinunciare alla sua testimonianza in tutti gli ambienti di vita, in particolar modo proprio laddove la vita potrebbe subire le peggiori aggressioni. La professione del medico è evidentemente un ambito in cui la libertà di coscienza non può e non deve essere negata”. Proprio per questo, conclude Gontero, “ci batteremo sempre affinché i cattolici possano continuare ad esercitare la loro professione senza censure di alcun tipo, perché la fede possa essere testimoniata, possa mantenere un ruolo pubblico e non venga relegata alla sola dimensione intimistica e privata”.

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