Informazione: De Luca (Ucsi), “buone notizie” per “fare la differenza “ e creare “reti positive”

A fake news e violenza in rete l’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) risponde con la campagna per la “buona notizia’” lanciata lo scorso 14 febbraio sul proprio sito. “Una piccola comunità – spiega in un’intervista al Sir la presidente Vania De Luca – che si ritrova online” per condividere “gesti, azioni, buone pratiche che spesso non trovano spazio nella ‘grande’ informazione. Chiediamo a che ci segue di segnalare ‘storie positive’ sui loro territori”, sulla scorta dell’invito del Papa nel Messaggio per la 51 Giornata mondiale per le comunicazioni sociali “a comunicare speranza, fiducia”. “Non si tratta di essere retorici o ingenuamente buonisti, ma di raccontare fatti e cronaca, anche i più crudi con la prospettiva della speranza, senza minimizzare o nascondere il male, ma dicendo che un sentiero e un impegno in altra direzione sono possibili”. A fare la differenza “è la scelta della chiave interpretativa, quegli occhiali ‘della buona notizia’ indicati da Francesco per leggere la realtà”. L’intenzione è “creare reti positive e l’effetto sarà a catena”. Un esempio concreto di queste reti, prosegue De Luca, si è visto nelle due giornate triestine di Parole_O Stili (17 – 18 febbraio) dalle quali è uscito un “Manifesto della comunicazione non ostile” sottoscritto anche dall’Ucsi. “Oggi – osserva la presidente – è necessaria una riflessione che orienti sui grandi problemi”. L’Ucsi ha già proposto sul suo sito alcune “buone notizie” come quelle sull’impegno contro l’usura e le storie di zone del Centro Italia colpite dal terremoto, “che hanno messo in luce gli elementi di umanità e solidarietà emersi”. Nei giorni della tragedia di Rigopiano l’associazione ha proposto una riflessione su come è cambiata l’informazione nelle situazioni di emergenza. “Tema sul quale – assicura De Luca – ritorneremo”.

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