Papa Francesco: a comunità de “La Civiltà Cattolica”, “la vita è fluida”, “il pensiero della Chiesa deve recuperare genialità”. Cita Memling e Baudelaire

Vaticano, 9 febbraio 2017: Papa Francesco incontra la Comunità de “ La Civiltà Cattolica” presso la Sala Clementina

“Questo nella Chiesa e nel mondo è il tempo del discernimento”. Ne è convinto il Papa, che alla comunità de “La Civiltà Cattolica” ha ricordato che “il discernimento si realizza sempre alla presenza del Signore, guardando i segni, ascoltando le cose che accadono, il sentire della gente che conosce la via umile della cocciutaggine quotidiana, e specialmente dei poveri”. “La sapienza del discernimento riscatta la necessaria ambiguità della vita”, l’analisi di Francesco: “Ma bisogna penetrare l’ambiguità, bisogna entrarci, come ha fatto il Signore Gesù assumendo la nostra carne. Il pensiero rigido non è divino perché Gesù ha assunto la nostra carne che non è rigida se non nel momento della morte”. “Per questo mi piace tanto la poesia e, quando mi è possibile, continuo a leggerla”, ha rivelato il Papa: “La poesia è piena di metafore. Comprendere le metafore aiuta a rendere il pensiero agile, intuitivo, flessibile, acuto. Chi ha immaginazione non si irrigidisce, ha il senso dell’umorismo, gode sempre della dolcezza della misericordia e della libertà interiore. È in grado di spalancare visioni ampie anche in spazi ristretti come fece nelle sue opere pittoriche il fratel Andrea Pozzo, aprendo con l’immaginazione spazi aperti, cupole e corridoi, lì dove ci sono solo tetti e muri. Vi dò anche lui come figura di riferimento”. “Coltivate dunque nella vostra rivista lo spazio per l’arte, la letteratura, il cinema, il teatro e la musica. Così avete fatto sin dagli inizi, dal 1850”, il compito affidato ai gesuiti.

“Alcuni giorni fa meditavo sulla pittura di Hans Memling, il pittore fiammingo”, ha raccontato Francesco: “E pensavo a come il miracolo di delicatezza che è la sua pittura rappresenti bene la gente”. Poi la citazione dei versi di Baudelaire su Rubens, in francese : “La vie afflue et s’agite sans cesse, / Comme l’air dans le ciel et la mer dans la mer”. “Sì, la vita è fluida e si agita senza sosta come si agita l’aria in cielo e il mare nel mare”, ha confermato Francesco, secondo il quale  “il pensiero della Chiesa deve recuperare genialità e capire sempre meglio come l’uomo si comprende oggi per sviluppare e approfondire il proprio insegnamento. E questa genialità aiuta a capire che la vita non è un quadro in bianco e nero. È un quadro a colori. Alcuni chiari e altri scuri, alcuni tenui e altri vivaci. Ma comunque prevalgono le sfumature. Ed è questo lo spazio del discernimento, lo spazio in cui lo Spirito agita il cielo come l’aria e il mare come l’acqua”. “Il vostro compito – come chiese il beato Paolo VI – è quello di vivere il confronto tra le esigenze brucianti dell’uomo e il perenne messaggio del Vangelo”, ha concluso il Papa: “E quelle esigenze brucianti le portate già dentro voi stessi, e nella vostra vita spirituale. Date a questo confronto le forme più adeguate, anche nuove, come richiede oggi il modo di comunicare, che cambia col passare del tempo”.

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