Diocesi: mons. Sorrentino (Assisi), “nell’epoca della post-verità rimettiamo al centro Gesù per rinsaldare le nostre relazioni”

“Viviamo l’epoca della post verità che sembra non avere alcun punto di riferimento fermo. Per noi questo punto di riferimento c’è ed è Gesù. Ripartiamo dal lui, dalla sua parola per rinsaldare le nostre relazioni familiari”. È un passaggio dell’omelia che monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino, ha tenuto oggi in occasione della Messa pontificale che ha seguito l’apertura, ieri, dell’urna di San Rinaldo, patrono di Nocera, con la quale si sono aperti i festeggiamenti per l’ottavo centenario della morte. Dopo avere messo in evidenza il carisma del vescovo Rinaldo, la sua opera e quella di altri pastori che hanno operato a Nocera, mons. Sorrentino ha richiamato momenti difficili, come il terremoto, che la comunità ha dovuto affrontare. “Se il passato è legato alla storia di questi pastori – ha detto – il futuro sarà la storia di tutto il popolo di Dio. Dobbiamo rimettere al centro Gesù e ricreare rapporti familiari veri, caldi”. Questo “presuppone l’impegno di laici e soprattutto di giovani che sono il nostro futuro”. Al termine dell’omelia ha preso la parola il custode della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, padre Rosario Gugliotta, per ricordare il legame con San Francesco, che si riferisce al 2 agosto 1216 quando San Rinaldo era tra i sette vescovi umbri che promulgarono l’indulgenza della Porziuncola. La cerimonia è stata anche l’occasione per far conoscere il libro di monsignor Girolamo Giovannini “L’Antica Madre, un fugace ricordo della chiesa di Nocera e Gualdo nell’ottavo centenario di San Rinaldo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy