“È necessaria una presa di coscienza integrale che comprenda e ‘viva’ la Rete non come uno spazio distante o contro l’uomo ma come una proiezione della sua coscienza”. A ribadirlo è Massimiliano Padula, presidente dell’Aiart (associazione che tutela e forma gli utenti dei media), in occasione dell’Internet Safer Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete promossa dalla Commissione europea e giunta ormai alla XIV edizione. Secondo Padula, “accanto alle tradizionali azioni preventive e sanzionatorie legate alle derive del web come il cyber bullismo, l’odio e la pornografia, è necessario consolidare una vera e propria ‘cultura delle Rete’ che non si fermi alle competenze tecniche e legali ma riguardi la persona nella sua totalità e nelle sue esperienze di vita quotidiana, anche quelle digitali. Per questo motivo – spiega il responsabile dell’Aiart – è importante investire su processi che formino cittadini mediali, ovvero persone che online (ma anche offline) siano responsabili e consapevoli delle opportunità e dei pericoli che possono scaturire da un’inadeguata presenza in Rete”.