Salute: Univ. Cattolica e Pol. Gemelli, pubblicato uno studio sulla sospensione sicura dei farmaci per artrite reumatoide e psoriasica

Un modo sicuro per sospendere i farmaci biologici, senza rischio di ricadute per i pazienti affetti da artrite reumatoide e psoriasica. È il risultato a cui è pervenuta una ricerca, recentemente pubblicata sulla rivista “Annals Rheumatic Diseases”, condotta dal gruppo della Unità operativa complessa di Reumatologia diretta da Gianfranco Ferraccioli, ordinario di Reumatologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore del Polo di Scienze reumatologiche, dermatologiche, immuno-allergologiche, urologiche e nefrologiche della Fondazione Policlinico “A. Gemelli”. “Per l’artrite reumatoide – si legge in una nota – si può decidere di sospendere la terapia se il paziente non presenta più i sintomi e se l’ecografia non evidenzia danni alle articolazioni” mentre “per l’artrite psoriasica è necessario eseguire una biopsia della membrana interna alle articolazioni per capire se il paziente è davvero in remissione”. In un precedente studio, lo stesso gruppo di ricerca di reumatologi dell’Università Cattolica di Roma aveva dimostrato che “il 60% dei pazienti diagnosticati rapidamente e portati in remissione clinica (ovvero senza sintomi) ed ecografica (cioè quando all’ecografia il paziente non presenta infiammazione) potevano sospendere senza ricadute il farmaco biologico utilizzato per controllare la malattia, con benefici non solo per il paziente stesso ma anche per le casse del Servizio sanitario nazionale”. Ora, spiega Ferraccioli, “abbiamo in mano le armi per decidere chi può sospendere le cure biologiche senza rischio di ricadute e chi non può farlo”. Il prossimo passo sarà l’identificazione del miglior biomarcatore capace di indicare, senza effettuare biopsia, la persistenza di infiammazione nell’articolazione psoriasica. “Questo permetterà di trattare i pazienti in modo più personalizzato e – conclude – verificare come si possa nel medio-lungo termine risparmiare notevoli risorse sospendendo in modo corretto e preciso i farmaci biologici in molti pazienti”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy