Gioco d’azzardo: mons. D’Urso (Consulta antiusura), “una classe politica e dirigente, che genera ludopatici, rivela una sensibilità farisaica nel volerli curare”

“Papa Francesco ci chiede di cambiare le regole del ‘gioco’, di imitare il Padre Misericordioso della parabola del figliol prodigo, perché seguire quella del buon samaritano non è sufficiente. L’azzardo gioca vite, persone, famiglie e produce povertà e scarti. Papa Bergoglio ci sta chiedendo di intervenire prima che la gente si riduca a mangiare ghiande con i porci, contrastando le cause che producono sovraindebitamenti, usura e disperazione. Una classe politica e dirigente, che genera ludopatici, rivela una sensibilità farisaica nel volerli curare, se favorisce la diffusione di macchinette rovina-famiglie più sofisticate”. Il presidente della Consulta nazionale antiusura, mons. Alberto D’Urso, rilancia le parole del discorso di Papa Francesco all’incontro “Economia di Comunione”, affinché il Governo lo tenga in considerazione per rivedere la proposta di regolazione del gioco d’azzardo con slot: “È una proposta lacunosa e superficiale dalla quale non emerge una decisa volontà da parte del Governo di contrastare ed eliminare la diffusione del fenomeno dell’azzardo”.
“Nei prossimi giorni la Conferenza unificata Stato Regioni si riunirà nuovamente. Il mio auspicio – sostiene mons. D’Urso – è che le parole del Papa possano essere prese in seria considerazione anche dai rappresentanti istituzionali del nostro Paese. Il profitto è fine a se stesso, se non riconosce i diritti fondamentali della vita, della salute, della dignità e della libertà delle persone. Ma il profitto è autenticamente umano quando genera il bene comune, invece ha dato la possibilità a qualche agenzia di scommesse di acquistare in America apparecchiature sofisticate per un valore di 4 miliardi e 700 milioni di euro. Sono un milione i cittadini italiani che si sono ammalati a causa di tali macchinette, è un numero considerevole che non può guarire con le cure del buon samaritano. E i 94 miliardi di euro consumati nel 2016 nelle slot rovina-famiglie spiegano perché crescono a dismisura i poveri, i disoccupati e gli usurati, a favore di una ristretta cerchia di pochi che diventa sempre più ricca. Un cittadino di uno Stato moderno e civile non merita di essere affidato alla Dea bendata, ma ha il diritto di sperare in un lavoro e un reddito dignitoso”.

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