Diocesi: mons. Fiorini Morosini (Reggio Calabria-Bova), “dobbiamo cambiare modo di approcciarci al tema del lavoro”

“Dobbiamo cambiare modo di approcciarci al tema del lavoro”. Ad affermarlo è l’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, in un’intervista al settimanale diocesano “L’Avvenire di Calabria”, in uscita domani con il quotidiano cattolico “Avvenire”. “Più che i giovani, in realtà, sono i genitori a dover fare una vera e propria ‘rivoluzione culturale’”, spiega mons. Fiorini Morosini, secondo cui si tratta di “togliersi l’immaginario obbligatorio del figlio ‘in giacca e cravatta’, un orizzonte che – con le debite eccezioni – possiamo considerare come tramontato”. Secondo l’arcivescovo, “seppur in crisi, alcuni settori in Calabria possono essere sfruttati meglio”. Riferendosi ad agricoltura, turismo, beni culturali e terzo settore, mons. Fiorini Morosini evidenzia che “questa è la nostra forza, però, bisogna recuperare la cultura del lavoro”. E parlando della ‘ndrangheta e di come contrastarla, l’arcivescovo rimarca che “la più grande azione ‘antimafia’ è quella di votare responsabilmente”. “È molto più facile parlare di antimafia che di speranza”, prosegue, sottolineando che “plaudo all’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, ma mi sovviene un interrogativo: inchiesta e arresti, ma dopo?”. “Evitiamo l’antimafia di piazza”, conclude mons. Fiorini Morosini, secondo cui “ciò che occorre è un’azione amorevole dello Stato nella prevenzione”.

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