Teoria gender: Matera, il Movimento famiglia e vita esprime “preoccupazione e indignazione” per lo spettacolo “Fa’afafine”

“Come famiglie che quotidianamente educhiamo con fatica e speranza i nostri figli vogliamo esprimere la nostra preoccupazione e indignazione per come vengono trattati i nostri figli e tematiche tanto delicate quanto decisive per la loro crescita psicologica, morale e culturale”. È quanto scrive il Movimento famiglie e vita di Matera in una nota con la quale entra nel dibattito sorto nella città lucana in merito allo spettacolo teatrale “Fa’afafine” in programma il 13 marzo per le scolaresche di età compresa tra gli 8 e i 16 anni. Secondo il Garante per l’infanzia del Comune di Matera, lo spettacolo ha lo “scopo, non celato, di ‘instillare’ nelle giovani generazioni, la problematica dell’esistenza di un tertiumgenus, non meglio precisato, oltre a maschio e femmina, tanto residuale, quanto pericoloso e confusivo per la sana ed equilibrata crescita del minore”. “Come Movimento di famiglie – spiegano – da anni studiamo queste tematiche perché abbiamo a cuore il bene dei nostri figli e di tutti i giovani che si affacciano alla vita”. “Non sono mancate in questi anni forme di accoglienza e accompagnamento di genitori e figli che soffrivano per la confusione circa la propria identità sessuale”, proseguono, ma “siamo contrari ad ogni mistificazione della realtà che, ideologicamente, si presenta all’opinione pubblica con nobili motivazioni che che ‘furbescamente’ vogliono far passare per ‘scientifiche’ posizioni arbitrarie senza alcun riscontro nella vita e negli studi seri del settore”.

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