+++ Morte dj Fabo in Svizzera: Tarquinio (Avvenire), “uno Stato civile non può dare o far dare la morte” +++

foto SIR/Marco Calvarese

“Uno Stato civile non può dare o far dare la morte. Non può farlo con la guerra, con la pena capitale, con l’abbandono delle persone disabili o malate, non può farlo con l’eutanasia. Questo è un bene che riguarda tutti e che dobbiamo saper difendere, dobbiamo saper tutelare”. Lo afferma Marco Tarquinio, direttore di “Avvenire”, commentando in un video editoriale pubblicato dal quotidiano cattolico, la morte di Fabio Antoniani avvenuta stamattina in Svizzera dove si era recato per sottoporsi a suicidio assistito.

“Qualcuno ha detto che Fabo ora è libero e che lo Stato italiano ha perso”, prosegue Tarquinio, osservando che “Fabo non è libero, è morto”. In questa vicenda, secondo il direttore, “c’è un punto che fa male. Si chiede che in Italia, mentre in altri Stati è già diventata regola, la morte diventi un’esperienza a comando”. “Spesso pensiamo che il nostro Paese debba raggiungerne altri su alti livelli di civiltà”, continua Tarquinio, osservando che “in Italia c’è un altissimo livello di civiltà” e “la vita è un valore che è posto a fondamento della nostra Costituzione”. “Dobbiamo avere grande preoccupazione se ci sono politici che trasformano la libertà in sinonimo di morte. Bisogna saper resistere a queste suggestioni”, conclude Tarquinio.

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