Giovani: Csi Reggio Calabria, perché non lanciare gli Stati generali dei dirigenti sportivi?

Il Csi (Centro sportivo italiano) di Reggio Calabria lancia un appello ai dirigenti del Coni calabrese: pensare – tutto il mondo dello sport – a una settimana di incontri, laboratori e focus group sul tema dell’educazione nello sport. “Perché non inserirlo nell’agenda programmatica dei primi mesi? Parliamo degli Stati generali dei dirigenti sportivi calabresi dove il punto all’ordine del giorno non è il dato tecnico, ma quello valoriale. Sappiamo che è difficile perché, nel nostro piccolo, ci siamo misurati in un’esperienza simile a Reggio Calabria a riguardo il settore giovanile”, la proposta di Paolo Cicciù, presidente provinciale del Csi Reggio Calabria. “Troppe volte i dirigenti appassionati si trasformano nel tempo, e senza nemmeno rendersene conto, in semplici e stanchi prestatori d’opera, appiattiti nella proposta di uno sport asettico, incapace di educare, appassionare, coinvolgere. Sotto questo profilo il cambiamento richiede un‘innovazione dirigenziale”, spiega Cicciù.
La formazione non può e non deve essere un optional. Così come il Csi di Reggio Calabria, grazie a un dirigente di lungo corso come Renzo Ambrogio, sta provando a portare avanti. Una classifica dove accanto al rendimento tecnico si affianca un bonus di punti dedicati all’attenzione alla formazione. La proposta del Centro ssportivo italiano è quello di estenderlo a tutti i campionati giovanili federali: “Lo sport di oggi ha bisogno di dirigenti competenti circa la storia, i valori, gli stili, la pratica sportiva, le relazioni istituzionali e territoriali”.

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