Medici non obiettori al San Camillo: Garavaglia (Idi), “avviare pratiche concorsuali discriminatorie violazione della legge 194”

“In qualità di ex ministro della Sanità mi sento di condividere la posizione espressa dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin circa la corretta interpretazione della legge 194. Sono in campo tutti i diritti costituzionalmente garantiti: la tutela della salute, il diritto all’obiezione di coscienza e l’uguaglianza dei cittadini di fronte alle istituzioni e nelle istituzioni. Avviare pratiche concorsuali discriminatorie ne costituisce una violazione”. Mariapia Garavaglia, presidente dell’Istituto dermatologico dell’Immacolata (Idi), interviene così sul caso dell’Ospedale San Camillo di Roma. “Il Servizio sanitario nazionale ha tutte le caratteristiche, per rendere accessibili e praticabili le prestazioni presso le sue strutture – precisa Garavaglia -. L’autodeterminazione della donna è una dolorosa scelta che a Roma e nel Lazio è possibile accompagnare, tutelando la sicurezza della salute. Non è concepibile che di fronte ad una insorgente difficoltà s’ invochino nuove leggi. La legge 194 ha raggiunto un tale livello fra prevenzione dell’aborto e garanzia per la salute della donna per cui non può essere messa in discussione la sua efficacia solo per dare seguito a discutibili motivazioni di natura politica o ideologica.

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