Caso Unar: Gontero (Agesc), “i responsabili dovrebbero essere interdetti a vita dai pubblici uffici”

Il direttore dell’Unar Spano e l’ex direttore De Giorgi “dovrebbero essere interdetti a vita dai pubblici uffici e condannati a restituire tutti i soldi sperperati”. Lo afferma Roberto Gontero, presidente dell’Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche), a proposito del caso Unar (Ufficio antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio) dopo il servizio mandato in onda dalle Iene sui finanziamenti a un’associazione gay. “Che l’Unar fosse un istituto al servizio delle strategie Lgbt – ricorda Gontero – è stato denunciato da Agesc già nel 2014, come dimostrano i due comunicati inviati allora alla stampa dal Fonags (Forum dei genitori delle associazioni della scuola), organismo di consultazione del ministero dell’Istruzione, di cui facciamo parte”. “L’occasione – prosegue – fu la distribuzione alle scuole di kit e opuscoli Unar in favore della propaganda Lgbt e stampati con i soldi dei contribuenti, di cui il Miur dichiarò di non sapere nulla. Il ministero poi bloccò la distribuzione nelle classi parlando di ‘iniziativa autonoma dell’Unar’ non condivisa”. Come “genitori della scuola pubblica – conclude Gontero – siamo fortemente allarmati dalle circostanze che hanno portato alle dimissioni di Francesco Spano, cioè lo sperpero di pubblico denaro consumato impropriamente e senza alcun controllo in favore dell’ideologia Lgbt”.

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