“Una fotografia piena di luci ma anche di ombre. Tuttavia le luci prevalgono perché la realtà degli oratori è presente e positiva nel nostro Paese. Essa colma, con i suoi servizi, un vuoto nei confronti delle giovani generazioni. È un luogo estremamente rassicurante per i genitori. L’oratorio mette al centro la persona per contribuire alla sua crescita”. Così Nando Pagnocelli, presidente e amministratore delegato di Ipsos Italia, commenta al Sir la ricerca Ipsos sugli oratori italiani, presentata oggi, 22 febbraio, al convegno nazionale di Pastorale giovanile, in corso a Bologna. “L’oratorio – afferma il sondaggista – è uno snodo che intercetta le domande delle famiglie, dei giovani, dei bambini, e anche degli enti pubblici che ruotano attorno all’oratorio. Molto spesso, infatti, le amministrazioni pubbliche – che sappiamo vivere una situazione di difficoltà economica – fanno conto sugli oratori per poter organizzare attività sportive, culturali e sociali, sul territorio”. Altro elemento di positività che emerge dalla ricerca Ipsos, “riguarda i giovani sacerdoti, considerati dalle famiglie in grado di interagire con facilità con i loro figli. Diverso il tema della delega educativa che non sempre è cosi presente nei genitori. In altri termini – ha spiegato Pagnoncelli – l’oratorio rappresenta un luogo protetto molto stimolante per i figli, però i genitori moderni sono un poco meno disponibili a condividere con altre figure di educatori il percorso educativo dei loro figli. La delega accuditiva è preferita a quella educativa”.