Spaccatura Pd: Tarquinio (Avvenire), “la vera scissione da temere è quella della politica dalla realtà”

Il fatto del giorno, “sebbene ancora avvolto dalla nebbia di qualche incertezza, sembra proprio la scissione dal Pd di Matteo Renzi di un’ala sinistra” che “dell’antirenzismo ha fatto una ragione sociale”, ma “la vera scissione da temere e per cui inquietarsi è quella della politica dalla realtà” delle “politiche per la gente”. Lo sostiene Marco Tarquinio, direttore del quotidiano “Avvenire”, nell’editoriale odierno dedicato alla spaccatura del Pd. “Ed eccoci qua – osserva -, senza allegria, come previsto, già dentro una fase neo-proporzionale che spinge ad alzare o rialzare bandiere e a intonare inni diversamente ‘sovranisti’ e che quasi certamente, con altrettanta approssimazione, finiremo per chiamare Terza Repubblica”. In questo nostro Paese, prosegue il direttore di “Avvenire”, siamo “in un tempo di ‘uscite’, tutte assai vagheggiate e tutte senza sicurezza. Uscita dalla retorica vacua e dalla pratica dirigista della riforma della Costituzione”, dall’ euro “e pure dall’ Europa”, dalla globalizzazione, dal Mediterraneo “e uscita anche dal Pd”, mentre in assenza di un progetto sembrano prevalere “la tattica e il risentimento, il calcolo e l’ interesse elettorale, la presunzione e la contorsione”. “La vera scissione da temere e per cui inquietarsi – conclude Tarquinio – è quella della politica (così sempre meno ideale e sempre più minuscola) dalla realtà delle politiche per la gente. Per questo vale la pena di tenere il campo e per questo si raccoglie fiducia. Oppure, inesorabilmente, la si fa a brandelli”.

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