Vita consacrata: suor Candida Bellotti a 110 anni, “la mia vita in fondo è un grazie”

Suor Candida Bellotti, durante la festa per i suoi 110 anni, nella Casa Madre della Congregazione delle Suore Ministre degli Infermi a Lucca ha ricordato che tanto di quello che ha potuto fare nella sua lunga vita lo deve “alla saggezza dei suoi genitori e alla loro grande fede”. “Poi”, ha aggiunto, “ho sempre lasciato che ci pensasse Lui. Ho accettato e detto grazie. La mia vita in fondo è un grazie. E sono felice. Anche nella Comunità religiosa sono sempre stata bene. Anche quando ero un po’ giù, alla fine il cuore non l’ho mai avuto triste”. Ha poi avuto parole di affetto per la fondatrice della Congregazione, la beata Maria Domenica Brun Barbantin, ricordando che il prossimo anno sono i 150 anni della sua morte: “Ma in fondo lei è viva e vivrà per sempre, continuiamo tutte ad assistere i bisognosi come lei ci ha insegnato”. La suora ultracentenaria per lunghi decenni ha operato come infermiera in vari ospedali italiani, anche a Roma e a Torino. Oggi vive nella Casa Madre a Lucca dove, con grande gioia delle consorelle, partecipa con sorprendente autonomia alla vita di preghiera e ai vari momenti della vita comunitaria.

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