Sud Sudan e Somalia: Intersos, “popolazioni sull’orlo di una nuova carestia. Agire subito per evitare catastrofe”

“È tempo di agire per evitare una nuova catastrofe”. È l’appello lanciato dall’organizzazione umanitaria Intersos relativamente alla situazione in cui si trova la regione dell’Est Africa che “è di nuovo sull’orlo di una nuova carestia, per il momento dichiarata solo in due province del Sud Sudan, dove vivono più di centomila persone”. “Se la risposta umanitaria non sarà efficace e tempestiva, probabilmente ci troveremo di fronte alla più grave carestia del nuovo millennio”, dichiara Giacomo Franceschini, direttore dei programmi di Intersos, secondo cui “quando viene dichiarata una carestia, vuol dire che abbiamo già fallito, che molte vite umane saranno perdute perché non si è riusciti a prevenire una catastrofe spesso annunciata”. “Lanciamo un appello affinché le agenzie internazionali garantiscano i fondi necessari per far fronte a questa nuova emergenza – prosegue Franceschini – in particolare per proteggere i bambini, ed evitare nel modo più assoluto una carestia come quella del 2011”. Secondo Intersos “attualmente sono oltre 17 milioni le persone che si trovano in condizione di grave insicurezza alimentare tra Gibuti, Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Uganda”. Le situazioni più gravi sono in Sud Sudan e Somalia. “In Sud Sudan metà della popolazione, circa 5 milioni e mezzo, rischia la vita per via dell’insicurezza alimentare” e anche “in Somalia i numeri sono altrettanto allarmanti”, denuncia l’organizzazione umanitaria, rilevando che “oltre 6 milioni di persone, la metà della popolazione somala, si trovano in una condizione di urgente stato di bisogno”.

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