Papa Francesco: Angelus, appelli per Congo, Pakistan e Iraq. “Ogni cuore indurito dall’odio si converta alla pace”

“Un accorato appello alla coscienza e alla responsabilità delle Autorità nazionali e della Comunità internazionale, affinché si prendano decisioni adeguate e tempestive per soccorrere i nostri fratelli e sorelle” nella regione del Kasai Centrale della Repubblica Democratica del Congo. Lo ha rinnovato ieri Papa Francesco, dopo la recita dell’Angelus. Purtroppo, ha detto il Papa, “continuano a giungere notizie di scontri violenti e brutali” in quella regione. “Sento forte il dolore per le vittime, specialmente per tanti bambini strappati alle famiglie e alla scuola per essere usati come soldati. Questa è una tragedia, i bambini soldati. Assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera, anche per il personale religioso e umanitario che opera in quella difficile regione”. Francesco ha invitato a pregare “per loro e per tutte le popolazioni che anche in altre parti del Continente africano e del mondo soffrono a causa della violenza e della guerra. Penso, in particolare, alle care popolazioni del Pakistan e dell’Iraq, colpito da crudeli atti terroristici nei giorni scorsi. Preghiamo per le vittime, per i feriti e i familiari. Preghiamo ardentemente che ogni cuore indurito dall’odio si converta alla pace, secondo la volontà di Dio”.

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