Gioco d’azzardo: Folena (Avvenire), “un testo con molte approssimazioni e lacune”

“Un testo ampiamente annunciato, nelle sue grandi linee. Qua e là condivisibile, almeno delle intenzioni. Ma con molte approssimazioni e lacune, troppe per poterlo giudicare soddisfacente”. L’editoriale di Umberto Folena in prima pagina di Avvenire mette in fila le criticità della Proposta che il Governo presenta oggi alla Conferenza Stato-Regioni in tema di azzardo: “Garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute”. Folena constata che il documento “riconosce il fallimento: l’aumentata offerta di azzardo (definita sempre genericamente ‘gioco’) ha provocato ‘una nuova emergenza sociale che ha indotto gli Enti locali, in assenza di un quadro regolatorio aggiornato, a scelte in generale riduttive”. Ma laddove la Proposta interviene con una “riduzione” delle “macchinette”, nota Folena, inserisce anche un non meglio precisato “obbligo di segnalazione dei soggetti patologici”. Ora, si chiede l’autore, “come possono gli esercenti ‘riconoscere’ un malato che entra nel loro locale?”. Sotto la lente finisce anche il nodo del potere sottratto agli enti locali e il “glissare” del testo sulla pubblicità. E infine, conclude: “Ma soprattutto dove sono gli altri giochi d’azzardo? Non ci si ammala solo di newslot e Vlt, ma anche di gratta e vinci, scommesse sportive… e l’azzardo on-line?”.

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